PAL 2017/2025 – Intervento 7.6.1
Decorrenza 21.04.2023 – Scadenza 20.06.2023
OBIETTIVI
Il presente bando mira a sostenere investimenti pubblici, su piccola scala, tesi alla valorizzazione
del patrimonio storico, culturale, artistico, architettonico, archeologico, paesaggistico ed etnoantropologico in funzione di una loro prioritaria fruizione pubblica, a fini turistici o didattico –
dimostrativi.
Con questo intervento quindi, da un lato s’intende conservare il pregio di tali beni e il loro valore
storico-culturale o di testimonianza della memoria e tradizioni locali, anche attraverso una
destinazione d’uso compatibile, dall’altro si vuole contrastare il degrado o l’abbandono del
patrimonio locale, valorizzando nel contempo il paesaggio di cui tale patrimonio costituisce parte
integrante.
L’intervento mira anche a contrastare lo spopolamento delle aree rurali e l’abbandono delle attività
economiche puntando sul miglioramento della qualità della vita e sulla promozione dell’attrattività
del territorio, creando un supporto alla diversificazione dell’economia rurale e all’aumento dei livelli
di occupazione.
L’intervento contribuisce direttamente anche alla focus area 6B “stimolare lo sviluppo locale nelle
zone rurali”, in quanto è in grado di migliorare la qualità della vita e creare opportunità di sviluppo
nelle aree rurali.
LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
L’ambito territoriale designato è quello dell’area Leader n. 4 del Psr Calabria, costituito dai seguenti
comuni della provincia di Cosenza: ACRI, BOCCHIGLIERO, CAMPANA, CASALI DEL
MANCO, CASTIGLIONE COSENTINO, CELICO, LAPPANO, LONGOBUCCO,
PIETRAFITTA, RENDE, ROVITO, SAN GIOVANNI IN FIORE, SAN PIETRO IN GUARANO,
SPEZZANO DELLA SILA, ZUMPANO.
BENEFICIARI
Il presente bando è riservato ai Comuni. È facoltà dei Comuni partecipare al presente Bando in
forma associata. Ciascun comune proponente non potrà presentare più di una domanda di sostegno.
Ai sensi del nuovo Regolamento sul funzionamento del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato
(Legge 234/2012 e Decreto MISE 31 maggio 2017 n. 115) nei confronti di ciascun beneficiario
saranno effettuate le verifiche collegate all’aiuto individuale ricevuto (rispetto della regola in tema
di aiuti illegali oggetto di decisione di recupero – art. 15).
Nell’esecuzione degli investimenti, gli enti pubblici, che sono stati selezionati in quanto beneficiari
insieme con i progetti nel rispetto dell’articolo 49 del Regolamento (UE) 1305/2013, aloro volta
devono rispettare le procedure degli appalti pubblici al fine di assicurare una selezione aperta,
trasparente e competitiva dei fornitori e dei soggetti responsabili dell’attuazione delle opere.
Un Comune/Ente pubblico può aderire con apposito atto deliberativo ad una sola forma di
aggregazione (unione, ats, ecc.). L’aggregazione di Comuni/Enti Pubblici dovrà designare un
soggetto capofila che procederà alla presentazione della domanda di sostegno e, successivamente,
di pagamento relativa al sostegno. Il Comune/Ente Pubblico Capofila rappresenta l’unico
beneficiario dell’intervento e l’unico referente presso la Regione; assumerà, inoltre, gli
obblighi/impegni collegati alla concessione dell’aiuto oltre che la responsabilità finanziaria
dell’intero progetto.
Ai sensi del nuovo Regolamento sul funzionamento del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato
(Legge 234/2012 e Decreto MISE 31 maggio 2017 n. 115) nei confronti dei beneficiari saranno
effettuate le verifiche collegate all’aiuto individuale ricevuto.
Vengono definiti investimenti singoli quelli presentati dai Comuni con singole domande di
sostegno. Vengono definiti investimenti collettivi quelli presentati in forma associata da almeno
tre comuni quando ricorrono contestualmente le seguenti condizioni:
• sottoscrizione di un accordo nelle forme consentite dalle norme vigenti, nel quale si
individua, altresì, un soggetto capofila;
• programmazione dell’investimento in base ad un progetto integrato;
• presentazione di un’unica domanda di sostegno.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
L’intervento prevede il sostegno alla realizzazione dei seguenti investimenti su piccola scala:
1) investimenti materiali per il restauro di opere e manufatti e la riqualificazione di aree e siti di
fruizione pubblica espressione della storia, della cultura, del paesaggio e delle tradizioni rurali,
situati nel territorio dei villaggi rurali (capanne di pastori, vecchi mulini e frantoi, portali,
fontanili e pozzi, forni, spazi ad uso comune).
2) investimenti materiali per il restauro e la riqualificazione di edifici, aree e siti di fruizione
pubblica di interesse storico-culturale, artistico, paesaggistico e ambientale;
3) realizzazione di percorsi tematici lungo sentieri o tracciati pedonali esistenti che interessino
luoghi significativi dal punto di vista delle tematiche legate al paesaggio rurale, alle attività
agricole tradizionali e/o ai temi ambientali di interesse locale, da attrezzare con adeguata
segnaletica ed azioni informative (pannelli, tabelle, materiali informativi, ecc…).
Tali attività sono previste nell’ambito delle azioni di informazione e sensibilizzazione.
La realizzazione dei percorsi tematici può essere associata ad interventi di ristrutturazione di
fabbricati, di manufatti e di strutture antiche legate all’artigianato rurale purché, nell’insieme,
vadano a costituire un intervento funzionalmente integrato
4) Investimenti materiali ed immateriali per la salvaguardia del patrimonio intangibile quali la
musica, il folklore, l’etnologia ed i saperi rurali, ed in particolare investimenti per la
salvaguardia del patrimonio intangibile consistente non solo in tradizioni orali, feste, riti,
espressività, giochi, danze, consuetudini giuridiche, ma anche spettacoli, comunicazioni non
verbali (cinesica e prossemica), storie di vita, lessici orali, saperi, tecniche ecc.
Si specifica che ai fini del presente bando sono definiti villaggi rurali:
– gli aggregati di edifici censiti nell’ambito degli strumenti urbanistici vigenti presenti in Comuni
dell’area del Gal con una popolazione non superiore a 1500 abitanti, siti all’interno o al di fuori del
nucleo abitativo principale;
– per i Comuni con una popolazione superiore a 1500 abitanti, le frazioni site al di fuori del nucleo abitativo principale del comune, con una popolazione non superiore a 1500 abitanti.
Gli interventi a favore dei villaggi rurali non sono ammissibili qualora siano ad esclusivo vantaggio di case sparse (case disseminate sul territorio o raggruppate in numero talmente esiguo da non costituire neanche un “nucleo abitato”).
È possibile presentare una domanda di sostegno che prevede più interventi/sottointerventi sopra descritti funzionalmente integrati tra loro ed afferenti al medesimo ambito territoriale.
DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria è di € 300.000,00