Le priorità di intervento individuate dal PSL per i progetti strategici, vengono
ricondotte, rispettivamente, alle tre Misure identificate quale strumento per
attivare le Strategie di Sviluppo Locale dal PSR della Regione Calabria per
l’attuazione dell’Asse IV – Approccio Leader – ed allo strumento della
Cooperazione inter-territoriale e trans-nazionale.
Le quattro aree strategiche di cui sopra, ovvero i quattro macro progetti che
andrà ad implementare il PSL, quindi corrispondono:
a) azioni di sostegno alla competitività;
b) azioni rivolte all’Ambiente e gestione del Territorio;
c) azioni rivolte a migliorare la qualità della vita ed a perseguire la
diversificazione dell’economia rurale;
d) azioni di cooperazione inter-territoriale e trans-nazionale.
Per ciascuna delle aree individuate dal PSR e sopra richiamate il PSL ha
adottato altrettanti progetti strategici i quali, altro non sono, che gli
strumenti attraverso viene attivato il PSL.
I progetti strategici sono stati impostati su un duplice sistema di azione che
comprende, le azioni di sostegno allo sviluppo e le azioni di sviluppo.
Le azioni di sostegno allo sviluppo, individuate come essenziali per l’area, si
riferiscono a quelle policy ritenute propedeutiche a qualsiasi azione di
sviluppo che si intenda implementare nell’area Sila. Più precisamente queste si
riferiscono alle seguenti:
a) politiche di marketing del territorio;
b) politiche di sensibilizzazione e formazione della popolazione, degli
operatori e degli stakeholders locali.
Le azioni di sviluppo, invece, sono quelle che si caratterizzano per essere più
direttamente indirizzate alla valorizzazione degli assets dell’area.
Per quanto riguarda le azioni di sostegno allo sviluppo del primo gruppo, esse
si riferiscono alla progettazione e promozione di “pacchetti turistici” relativi
al territorio che saranno attivate anche attraverso l’implementazione di
progetti di cooperazione interterritoriale.
Le azioni di sostegno allo sviluppo del secondo gruppo, si identificano con le
attività di formazione ed informazione rivolte agli operatori del settore del
turismo rurale, dell’artigianato e dei servizi innovativi al territorio, vero e
proprio strumento per rendere massimo l’impatto delle politiche di marketing e
di tutte le azioni rivolte a stimolare l’associazionismo e lo spirito
cooperativistico.
Le azioni di sviluppo, d’altra parte, si caratterizzano, come anticipato per
incidere direttamente sugli assets (le risorse del territorio) e come tali sono
rivolte al sistema economico nel suo complesso, muovendosi lungo tre direttrici
principali che vengono esplicitate a seguire.
La prima direttrice si riferisce ad una azione che prevede di intervenire sulle
imprese agricole e sulle micro-filiere presenti ed in grado di essere potenziate
nell’area Sila. La stessa si esplica mediante il perseguimento di una maggiore
competitività del sistema produttivo. L’azione rivolta all’aumento della
competitività delle aziende agricole ha come momento centrale l’implementazione
di un sistema di commercializzazione dei prodotti di filiera corta, che potrà
essere attivato attraverso la creazione di mercati contadini comuni e la
promozione dei gruppi di acquisto, nonché qualsiasi altra forma innovativa posta
in essere per accorciare la distanza tra il produttore ed il consumatore finale.
L’azione rivolta alle imprese delle micro-filiere del settore agroalimentare si
sviluppa su tre step di intervento: della produzione, della trasformazione e
della commercializzazione. Per la produzione sono prioritari gli interventi di
ristrutturazione aziendale volti al miglioramento della qualità del prodotto ed
all’abbattimento dell’impatto ambientale delle attività produttive.
Per la trasformazione la priorità è quella di raggiungere e mantenere
determinati standard qualitativi. Per la fase di commercializzazione la priorità
è quella di concentrare ed uniformare l’offerta.
La seconda direttrice, con la finalità di favorire l’adozione di comportamenti
di contenimento degli effetti antropici sull’ambiente, è rivolta a stimolare
anche presso gli operatori privati (agricoltori e detentori di beni di interesse
ambientale) l’adozione di pratiche e tecniche rivolte al mantenimento delle
condizioni “naturali” dei siti ovvero alla loro rinaturalizzazione.
La terza direttrice, con la finalità di perseguire la gestione e la tutela
dell’ambiente, il miglioramento della qualità della vita e la diversificazione
dell’economia rurale, pone in essere, quale azione centrale, quella della
imprenditorialità sostenibile.
L’imprenditoria sostenibile si esplica mediante l’aiuto alla realizzazione di
programmi di investimento rivolti:
- alla creazione di nuove imprese, in particolare di produzione e vendita di
prodotti tipici locali e di manufatti dell’artigianato locale;
- al potenziamento ed alla qualificazione dei servizi esistenti, in particolare
ristorazione, punti ristoro, servizi di trasporto, servizi di informazione e
guide, miglioramento degli standard qualitativi delle strutture esistenti,
promozione della vendita per corrispondenza e del commercio elettronico,
potenziamento della piccola ricettività rurale;
- alla progettazione e realizzazione di percorsi
ambientali-storico-culturali-enogastronomici che includano la realizzazione di
punti di vendita di prodotti tipici in prossimità dei siti di interesse.